Il progetto “Nessuno Escluso” ha l’obiettivo di aprire un dialogo tra aziende agricole, cooperative, scuole, enti pubblici, associazioni di volontariato e famiglie, volto ad attivare sul territorio relazioni e servizi capaci di offrire risposte ai bisogni sociali locali, affrontare il tema della formazione e inclusione sociale e lavorativa di soggetti deboli e/o svantaggiati, mediante attività afferenti a pratiche agricole, alla valorizzazione del paesaggio e ad attività artistiche e culturali legate al mondo rurale.. Attraverso il rafforzamento di una rete territoriale, il progetto mira a sostenere le aziende agricole impegnate in percorsi e pratiche di Agricoltura Sociale nelle province di Agrigento e Caltanissetta.
Scopo del progetto è quindi quello di costituire una rete di cooperazione tra soggetti pubblici e privati per consentire attraverso un percorso strutturato la cooperazione tra diversi operatori agricoli con gli altri soggetti del territorio per sviluppare attività multifunzionali e innovative.
L'iniziativa prevede il coinvolgimento degli operatori sanitari (pubblici e privati), gli operatori culturali e sociali, le organizzazioni di supporto e sostegno ai portatori di handicap, le università della terza età, gli insegnanti e i quadri operativi della scuola, gli operatori della filiera agro alimentare di qualità. Nello specifico le iniziative avranno valore educativo/divulgativo e avranno rilievo scientifico, culturale e sociale, producendo positivi riflessi sull’educazione sanitaria della popolazione in tutte le fasce della società, “nessuno escluso”.
Si intende quindi sviluppare un pacchetto di attività rivolte ad una fascia trasversale di soggetti sensibili, da individuare tra la popolazione scolastica e il mondo degli anziani. Comprendenti soggetti deboli e portatori di svantaggio in genere (fisico o sociale), ma anche soggetti normodotati e perfettamente inseriti nei loro contesti sociali. Caratteristica del progetto è pertanto l’“inclusività” delle azioni, intesa come valore della condivisione. Ci si attende quindi che le attività culturali, che in questo vi si potranno sviluppare, produrranno sicuri effetti rispetto alla promozione dell'integrazione delle persone con disabilità nell'ambiente sociale, nonché al rafforzamento dei legami tra i beneficiari e la comunità, producendo effetti positivi rispetto al raggiungimento dell’autonomia e indipendenza degli individui più deboli.
Co - Protagonista del progetto è l’agricoltura, nella sua eccezione di agricoltura sociale, intesa come capacità di legare la sua funzione principale: la produzione di cibo, con funzioni indirette ma non meno importanti: gestione dei territori e delle risorse rurali, creazione di valore economico e sociale, sviluppo di modelli e prototipi per le creazioni di nuove opportunità occupazionali, sviluppo della rete delle relazioni di comunità, organizzazione di servizi innovativi.
Il modello di agricoltura di riferimento è quello biologico. L’agricoltura biologica, infatti, non prevede e non consente il ricorso a mezzi di produzione esogeni al contesto naturale, come i presidi chimici di sintesi per la nutrizione e la difesa delle piante e delle produzioni. Non prevede la possibilità di forzature di tipo ormonale per accorciare il periodo di crescita e maturità delle produzioni e nemmeno l’uso di erbicidi per ridurre la competizione tra piante coltivate e piante spontanee. L’agricoltura biologica di contro si basa sul ricorso a mezzi naturali per la fertilizzazione dei terreni, il mantenimento della sostanza organica e la valorizzazione delle vocazionalità territoriali e pedoclimatiche dei luoghi, il ricorso alle tradizioni del territorio e ai saperi locali stratificati nei secoli che sono via via diventati espressione e carattere del paesaggio rurale.
Per ultimo l’agricoltura biologica si basa sulla valorizzazione delle migliori innovazioni disponibili in tema di sostenibilità, riduzione degli input energetici, strumenti per il monitoraggio ambientale e valorizzazione della biodiversità.
Sviluppare attività di agricoltura sociale, in ambiente biologico significa ancor più rispettare il senso stesso del tempo e delle stagioni. Valorizzare i ritmi naturali dello sviluppo degli organismi viventi, animali e vegetali, per trarne motivo di orientamento, di sollievo e di rifugio in tutti i casi i cui le difficoltà della vita o lo stress della routine quotidiana, piuttosto che le oggettive condizioni organiche di handicap o svantaggio in genere danno luogo a condizioni di disaggio e di difficoltà di relazione dell’individuo con l’esterno, giusto in linea con la convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità approvata nel 2007, che vuole che la parola d’ordine inclusione.
Tutte le azioni di progetto pertanto si propongono di sviluppare azioni in seno alla rete delle aziende biologiche locali dove oltre ai percorsi “esperenziali”, reali o simulati, relativi alla fase di produzione del cibo o di costruzione del paesaggio. Inoltre specifiche attività dovranno riguardare, azioni di promozione dello stile di vita alimentare corretto e dell’attività fisica secondo i principi indicati dalla piramide alimentare mediterranea e dal programma regionale FED (Formazione Educazione Dieta), del Piano Regionale di Prevenzione riguardo alla promozione di corretti stili di vita (prevenzione primaria) e l’incentivazione all’uso della medicina preventiva, nonché finalizzato alla prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili la cui eziologia riconosce come fattore più importante l’adozione di stili di vita scorretti.
I partner del progetto “Nessuno Escluso” e del proposto ATS COSIAPA sono:
- Associazione Culturale Humus (Capofila)
- Azienda Agricola Biologia Biodiloro SAS
- Azienda Agricola Golden Grapes di Brucculeri Dario
- Azienda Agricola Ciulla Salvatore
- Azienda Agricola Fattoria Vassallo
- Istituto di Istruzione Superiore Odierna di Palma di Montechiaro
- Iscrituto Comprensivo Agrigento Centro di Agrigento
- Cooperativa Temenos
- Associazione Sicilia Bio
- Associazione Culturale Essence of Sicily